domenica 12 febbraio 2012

Taxxxi ?!?!?!?!

Juiz de Fora è una cittadina dello stato del Minas Gerais, a circa 270 km dalla capitale Belo Horizonte.
Anche se posta lungo la strada tra Belo Horizonte e Rio (tracciato pessimo, peraltro) possiede un piccolo aeroporto, appena fuori città. Per le dimensioni del bacino d'utenza e per la prossimità a Rio, l'aeroporto è in realtà poco più di un aeroclub, con qualche dotazione di sicurezza in più. Tuttavia vi fanno scalo voli commerciali regolari (di un'unica compagnia, a dire la verità) e quindi ha un discreto traffico di persone, in momenti determinati della giornata.
Uno di questi momenti è la domenica pomeriggio, le 16:30 in particolare, quando un ATR proveniente da Belo Horizonte scarica alcune decine di passeggeri. Il 12 Febbraio questo aereo ha scaricato anche me.

Uscito dall'aerostazione, mi sono messo in fila per un taxi: non è previsto infatti nessun'altro mezzo di trasporto pubblico verso la città. Al parcheggio riservato alle autopubbliche risultavano ZERO mezzi disponibili; dopo cinque minuti buoni si è presentato un taxi ma giusto perché portava un cliente e ne ha quindi caricato un altro. La fila si allunga dietro di me ma le macchine arrivano col contagoccie.
Il mio turno arriva dopo mezzora. Neanche sono salito e un altro passeggero esce dalla fila mi chiede di ospitarlo perché ha molta fretta. No prob. Partiamo. L'autista si fionda verso la mia destinazione perché l'altro passeggero deve andare oltre, pertanto attraversiamo la città a tempo di record e con le gomme che fischiano a ogni curva.

Ora va tutto bene, io poi sono abituato a una guida fuori dai canoni e quindi durante il tragitto pensavo ai cavoli miei. Ma dico: e se fossi stato un'altro? Uno tipo mio fratello, che in macchina con me non ci viene da almeno quindici anni perché ha paura di come guido?
E' possibile che tra aeroporto e taxisti non ci si possa mettere d'accordo in modo che ci sia un congruo numero di mezzi in attesa, quando arriva un aereo? Anche perché sono voli commerciali, vanno a  orario e tutto sommato una corsa tra aeroporto e città i suoi 20 R$ minimi li frutta. Se ti presenti alle 16:25 in aeroporto col tuo bel taxi, sei sicuro che qualcuno lo carichi.

Finale: arriviamo alla mia destinazione e io scendo: l'autista mi chiede chi paga e siccome l'altro passeggero non compie nessun movimento io, facendo il signore coi soldi degli altri (sono qui per lavoro), gli do il denaro per il percorso parziale.
Hai capito il marpione? Con la scusa della fretta ha saltato la fila e si è pure risparmiato 30 R$ di taxi!

Welcome to South America.
Welcome to Brasil.

sabato 11 febbraio 2012

Il Brasile ha dichiarato guerra al GSM

Telefonia mobile oggi

Quando naque la telefonia mobile moderna era utilizzato uno standard analogico chiamato TACS.
Pur avendo il merito di promuovere la diffusione dei primi cellulari (prima la telefonia mobile era "veicolare" perché il telefono voleva una batteria di capacità simile a quelle di un'automobile) il TACS aveva innumerevoli limiti, tra cui principalmente una eccessiva occupazione della banda radio e mancanza di interoperabilità internazionale.
Negli anni '90 si affermò uno standard internazionale che ha contribuito in maniera chiave al decollo della telefonia mobile: questo standard si chiama GSM e, benché osteggiato degli americani che fino all'ultimo hanno insistito con i loro protocolli proprietari (nel senso che ogni compagnia di telefonia mobile aveva il proprio), è oggi adottato ovunque sul pianeta Terra.
E' stato grazie al GSM, per esempio, che sono stati introdotti gli SMS e che è possibile telefonare anche dentro a uno stadio (in precedenza sarebbe stato difficilissimo trovare un canale radio libero).

Il GSM e i prefissi internazionali

Senza entrare in aspetti che non interessano questo post, voglio accennare a una caratteristica del GSM che ne favorisce l'uso in viaggio. Mi riferisco alla possibilità di sostituire, nella composizione del numero da chiamare, la sequenza di cifre che introduce i prefissi internazionali e che varia da Paese a Paese, con un carattere uguale dappertutto: questo carattere è il famoso +.
Per spiegarmi con qualche esempio, supponiamo di essere in Italia e dover chiamare in UK (codice Paese 44): da un telefono fisso faremo 0044 nnnnnnnn (questo è il numero locale a UK che dobbiamo chiamare) mentre da un cellulare (con abbonamento italiano) basterà comporre +44 nnnnnnnnn.
Se mi sposto in un altro Paese il prefisso internazionale potrà variare (es. 010) e quindi da telefono fisso farò 01044 nnnnnnnn mentre dal mio cellulare, con il mio abbonamento italiano, continuerò a comporre +44 nnnnnnnn come dall'Italia.
Se sono in UK con un abbonamento UK vale la stessa regola: per chiamare in Italia (codice Paese 39) da fisso farò 0039 e da cellulare continuerò a premettere +39.
Grazie a questa caratteristica la mia agenda è sempre salva: ovunque mi sposti nel mondo, se ho avuto l'accortezza di registrare tutti i miei numeri col loro prefisso internazionale GSM (+cc), l'operatore locale su cui sono in roaming comprenderà il mio segno + e mi farà telefonare.

Il GSM in Brasile

Sto imparando che ai Brasiliani piace fare le cose a modo loro, anche quando sono contrarie alla logica. Così quando hanno liberalizzato il mercato della telefonia mobile, hanno estremizzato il concetto e hanno importo agli utenti l'obbligo di dover specificare con quale operatore vogliono effettuare le chiamate internazionali (sia da Stato a Stato che fuori il Brasile). Ogni operatore di telefonia cellulare ha un codice assegnato e questo codice è parte della sequenza del prefisso internazionale.
Anche qui mi spiego con un esempio: se ho un abbonamento con un operatore (TIM Brasil, codice 41) e voglio chiamare un numero di Roma dal Brasile, potrei comporre 0041 39 06 nnnnnnnn (da un telefono fisso farei l'usuale 0039 06 nnnnnnnn). Se invece il mio operatore fosse VIVO (codice 31) allora comporrei 0031 39 06 nnnnnnnn.
Questo significa che ho la libertà di mettere in concorrenza più operatori sulle tariffe internazionali. e fin qui tutto bene.
L'assurdità, che manda alle fogne tutto il castello costruito dal GSM per favorire l'interoperabilità, è che il carattere + non viene più riconosciuto da nessun operatore telefonico: ossia quello che vale nel resto del mondo (+39 06 nnnnnnnn) in Brasile da errore!!! Quindi se, come me, avete una agenda internazionalizzata, ve la date letteralmente in faccia. Per chiamare qualcuno a casa vostra, con un abbonamento di un operatore Brasiliano, dovete cancellare quel + e sostituirlo con il prefisso del vostro operatore (o di un altro concorrente, fa lo stesso).
Sarebbe bastato mantenere la possibilità di scegliersi l'operatore internazionale di volta in volta, accettando però che il + significa l'operatore con cui ho il contratto. Così l'agenda non sarebbe stata buttata a mare.
Questa assurdità, che penalizza soprattutto noi stranieri, se ne porta appresso un'altra peggiore: se qualcuno vi chiama da un altro Stato Brasiliano (es. Rio de Janeiro e voi siete a San Paolo), sul telefono resta memorizzato il suo numero con il prefisso dello Stato da cui ha chiamato; purtroppo, se volete richiamarlo, quel numero non serve a niente, perché dovrete obbligatoriamente premettere il codice interstatale del vostro operatore (nel caso di TIM Brasil: 041). Se il numero non è in rubrica dunque dovrete prendere e segnarvi a penna da qualche parte il numero chiamante e poi introdurre il vostro prefisso per l'operatore interstatale (supponiamo 041), quindi trascrivere di nuovo il numero che vi ha chiamato.
E' un incubo. E' per andare ai pazzi.

This nightmare is Brasil.