domenica 25 dicembre 2011

Indizi di civiltà


Ricordate queste due foto, e non solo la favela, la prossima volta che pensate al Brasile.

Piste ciclabili mantenute in condizione e segnalate.
Fila composta fuori una gelateria in una sera accaldata, aspettando il proprio turno per rinfrescarsi la gola.
Finché in Italia penseremo solo a fare i più furbi, saremo superati ancora da molte Nazioni. E di slancio pure.

Incontri ravvicinati del terzo tipo

Belo Horizonte, il parco municipale dove vado a correre di solito la domenica si riempie e sui prati si fermano a dormire quelli che nei giorni feriali dormono per strada. Ce ne sono due a pochi metri da me che riposano tranquilli. Uno in particolare, che troverei difficile confonderlo con un gentleman della City.
Ad un certo punto compare anche una guardia municipale, che evidentemente ha avuto la mia stessa impressione, e si approssima al tipo, il quale continua a dormire profondamente, forse anche grazie a un aiuto farmacologico. Mentre la guardia si avvicina vedo che apre con la mano destra la fondina della pistola d'ordinanza, si china e con l'altra mano raccoglie un coltellaccio da cucina, che il tipo teneva come Linus terrebbe la coperta.
Il poliziotto rinfodera la pistola, quindi mi mostra l'arma da taglio, io faccio segno come dire "forse gli serve per aprire uno sfilatino e metterci la porchetta" ma lui è decisamente di un altro parere. In ogni caso lascia riposare il tipo e va a portare l'arma ai colleghi.
Finquando sono rimasto, il tipo ha continuato a dormire e i poliziotti sono rimasti nei pressi, forse per dividere lo sfilatino con la porchetta quando si fosse svegliato.

Convivenza sociale

In Belo Horizonte convivono 4 città, in un equilibrio molto più marcato rispetto a quello violento di Rio e di San Paolo.

La zona sud della città, cioé quella compresa nel triangolo formato da Av. Cabral, Av. Alfonso Pena e la Avenida do Contorno, è pieni di locali di standard europeo, frequentati dagli studenti universitari; gli edifici sono elenganti e molti si stanno rinnovando. In questo perimetro ci si muove tranquillamente anche la sera tardi e non mi è mai capitato di vedere una situazione fuori dalla norma.

Poi ci sono i quartieri popolari a nord-ovest, dove case e locali denunciano il reddito basso di chi ci vive: sia qui che nella zona sud (talvolta) vedi gente buttata per strada; i quartieri popolari tuttavia sono piu' militarizzati. C'è da dire che anche nei quartieri popolari vedi molte persone che camminano con scarpe da 200-250 Reais, che è la metà della paga base di un operatore di un contact center, per esempio.
Camminando per la zona popolare ti puoi imbattere in un centro commerciale, che compare all'improvviso come un fungo fuori stagione: dentro, ben vigilati da un densissimo apparato di sicurezza, trovi esattamente il contesto di Roma Est o Parco Leonardo.

Poi ci sono le zone esclusive, tipo la collina del Belvedere con le sue case di lusso. Qui le torri di 25 piani sono rivestite in marmo e vetro e si capisce che dentro gli appartamenti debbano essere allineati a tale sfarzo. C'è sempre la piscina condominiale, spesso la palestra e ampie zone verdi tra un palazzo e l'altro. Il Centro Commerciale di Belvedere è di gran lunga il più grande e con i negozi più cari.

Quindi ci sono le favelas, con i carabinieri (Policia Militar) che piantonano gli ingressi; a differenza di Rio, qui sono tutte sui bordi della città e sparse anche nell'hinterland, ma non nel perimetro della città.
Benché le favelas siano agglomerati di case autocostruite, con i mattoni in evidenza e prive di servizi, c'è ovunque la luce elettrica la sera e molte hanno anche le fogne. Ciò non toglie che siano situazioni di degrado, in cui vivono circa 300.000 persone sui 5 milioni di Belo Horizonte.